FERRAMENTA - COLORIFICI - FAI DA TE - BRICO - MERCATO - FOCUS - NEWS www.icolormagazine.com numero 14 - Anno 2024 magazine
Tel. 010.78.16.16 || Via Gaiazza, 15a • 16014 Ceranesi (GE) | ITALY diamac@diamac.it || www.diamac.it da 80 anni scriviamo la Storia di Macchinari ed Impianti per l’Industria Chimica Produzione 100% Made in Italy
SFOGLIA IDEALE ANCHE PER USO INTERNO COPRENTE INODORE E DI QUALITÀ VERNICE A BASE ACQUA TINTE RAL www.hqs-colors.com produced by FERRAMENTA - COLORIFICI - FAI DA TE - BRICO - MERCATO - FOCUS - NEWS www.icolormagazine.com magazine Poste italiane SPA Spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI numero 11 - Anno 2023 Basta un click per essere informato su tutto quello che sta succedendo nei comparti colore, vernici e decorazioni nei negozi di ferramenta, fai da te e colorifici. Non perdere news, approfondimenti, interviste ed esclusivi articoli sulle tendenze del momento. ICOLORMAGAZINE.COM ONLINE
2 10 Gianni Martinetti, presidente del Gruppo Pitture e Vernici di Federchimica - Avisa analizza le sfide imminenti per l’industria. 14 Un professionista dell’imbiancatura che amplia la propria attività aprendo un colorificio: la storia di Edilpittori, oggi Cianca Color. 6 Massimo Caiazzo, grande esperto di scienza del colore, illustra il significato della progettazione cromatica. SOMMARIO NUMERO 14 - 2024 FERRAMENTA - COLORIFICI - FAI DA TE - BRICO - MERCATO - FOCUS - NEWS www.icolormagazine.com numero 14 - Anno 2024 magazine 4 Dalle novità di prodotto agli eventi, ecco la nostra rassegna di notizie dedicate al settore. 4 10 IN PRIMO PIANO RAINBOW ASSOCIAZIONE iSTORY 6 iColor
3 20 Le aziende e i punti vendita si raccontano, svelando le strategie eco-friendly messe in atto per ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti, packaging e processi produttivi. Senza dimenticare le due tematiche fondamentali: le certificazioni e lo smaltimento dei rifiuti. 42 Facile da applicare, Saratoga Fernovus si adatta a una vasta gamma di superfici, sia per interni sia per esterni. 40 Decotric offre soluzioni di alta qualità per gli amanti del fai da te e i professionisti del settore edile. 20 42 40 SPECIALE COMPANY COMPANY iColor
4 iColor NEWS RAINBOW PENNELLI CINGHIALE TRA LE ECCELLENZE DEL MADE IN ITALY Pennelli Cinghiale è tra i protagonisti delle insegne italiane accolte dal ministro Urso per la presentazione del volume “Senza scadenza. L’intramontabile packaging made in Italy”, scritto da Camilla Sernagiotto per Ultra Edizioni. In particolare, viene raccontata la storia di oltre sessanta imprese italiane che hanno esaltato, anche attraverso packaging iconici, i loro prodotti unici diventando degli evergreen. “Siamo felici di far parte di questo concesso così autorevole. Per noi rappresentare il nostro distretto e il nostro settore è un onore immenso di cui sentiamo anche la grande responsabilità. E ringraziamo in primis Camilla, che ci ha voluto inserire in questo magnifico viaggio nel tempo senza tempo della manifattura italiana e, poi, il ministro per lo spazio e l’attenzione che ha scelto di dedicarci”, ha dichiarato Eleonora Calavalle, ceo dello storico marchio mantovano. CROMOLOGY ITALIA, VALZER DI POLTRONE NELLL’AREA SALES Con l’obiettivo di massimizzare la partnership con i clienti e cogliere le opportunità del mercato nazionale e internazionale attraverso il valore dei propri prodotti, Cromology Italia ha scelto di introdurre nel proprio organico tre profili di grande valore strategico per lo sviluppo di attività future. Andrea Bertoldi è stato nominato come nuovo direttore vendite Indipendent Channel Italia, Mauro Salvati ha assunto il ruolo di nuovo direttore vendite per il canale DIY Italia e Matteo Beretta aggiunge alla sua responsabilità di direttore marketing quella di direzione della Business Unit Export. Ricordiamo, infine, che l’azienda è stata recentemente acquisita dall’australiana Dulux Group, diventando così parte di Nippon Paint, quarto player mondiale nel mercato delle vernici per edilizia.
5 iColor NEWS ARD RACCANELLO PRESENTA LE NUOVE FINITURE ARD Raccanello offre un’ampia gamma di prodotti che spaziano dalle pitture murali alle vernici per legno e smalti, passando per i prodotti decorativi per interni. Tutte le finiture sono formulate con materie prime di alta qualità e sono prodotte nel rispetto della persona e dell’ambiente. Tra le novità citiamo: ARD Lime Carrara, rivestimento murale decorativo perfetto per la decorazione di interni in edifici di pregio e nel restauro di centri storici, complice la finitura spatolata ad effetto “marmo di Carrara”; ARD Fill, una finitura riempitiva acrilsilossanica antialga e antimuffa dotata di un’ottima applicabilità, di una notevole resistenza allo sfregamento e al lavaggio e di una bassa ritenzione dello sporco; Overgroup, uno smalto all’acqua professionale per pavimenti e piastrelle che può essere applicato su un’ampia varietà di superfici (gres porcellanato, cotto, ceramica e cemento) ed è capace di garantire una tenuta perfetta e duratura nel tempo. Inoltre, è disponibile in un’ampia gamma di colori. PENNELLIFICIO PARTENOPEO PROTAGONISTA DI FURORE STREET ART L’ampia gamma di pennelli per l’edilizia e la decorazione prodotti da Pennellificio Partenopeo sono messi a disposizione degli artisti del progetto Furore Street Art, che si pone l’obiettivo di strutturare un percorso di arte contemporanea all’aperto investendo il maggior numero di muri e spazi per raccontare ai cittadini e ai turisti la storia e la cultura della città. L’intera linea di prodotti utilizzati (plafoniere, plafonette, plafoncini, triple, radiatori ovalini, rullini, ovalpennellesse, vaschette, secchi, retine, rulli e spalter), insieme alla fornitura di magliette brandizzate, dimostrano la grande capacità dell’azienda nell’offrire una vasta gamma di prodotti e soluzioni in grado di coprire qualsiasi esigenza di mercato e, soprattutto, la sua grande passione che va avanti da oltre 50 anni. Tra gli articoli di punta menzioniamo anche la linea Nayla, innovativa e affidabile per qualità e precisione di lavorazione, in grado di lasciare una rifinitura extra liscia, senza alcuna striatura nei colori.
6 iColor IN PRIMO PIANO Lo straordinario POTERE del COLORE Foto di Paolo Chiesa
7 iColor Il colore nasconde molto di più di un valore estetico o di una tendenza di moda. Suscita infatti importanti reazioni psicologiche e ormonali nell’uomo. Massimo Caiazzo, grande esperto di scienza del colore, illustra il significato della progettazione cromatica. > MASSIMO CAIAZZO L’uso consapevole del colore richiede competenze molto approfondite. Non tutti sanno, infatti, che esiste una vera e propria “scienza del colore”, che studia i suoi effetti sull’uomo. Conoscerla permette di fare scelte cromatiche corrette che migliorano il benessere della persona. Massimo Caiazzo è oggi un vero esperto di progettazione cromatica. Designer affermato e collaboratore dello Studio Mendini, dopo anni di studi specifici sul tema del colore ed esperienze nel campo del design, è stato nominato presidente di IACC Italia, sede dell’International Association of Colour Consultant, fondata nel 1957 a Hilversum e citata dalla Fondazione Munsell tra le quattro migliori scuole di colore del mondo. Oltre all’attività di progettazione cromatica, Caiazzo è stato docente a tempo indeterminato di Cromatologia presso l’Accademia di Verona dal 2003 al 2015 e continua a tenere corsi sul colore nella progettazione presso istituti di primaria importanza, come la Scuola Politecnica di Design Milano, la Nuova Accademia di Belle Arti e la Domus Academy di Milano. È inoltre coautore con Silvia Botti del libro “Abitare i colori”, edito da Vallardi Editore e “Living Colors” per Hoaki Books. iColor: Come è iniziata la sua carriera di color consultant-designer? Massimo Caiazzo: Lavoravo già da anni nel design, occupandomi quindi anche di colore. Ho lavorato per diverso tempo nello Studio Mendini per clienti molto noti, come Swatch, Bisazza, Fiat, Philips e altri. Avevo maturato una lunga esperienza, ma mi mancava la conoscenza scientifica del colore, alla quale mi sono accostato con grande interesse e passione con la lettura del libro “Color, Environment, and Human Response” di Frank H. Mahnke. Questo testo ha segnato il mio ingresso nella progettazione cromatica e una svolta nella mia professione. iColor: Cosa è cambiato nel suo lavoro? M.C.: Ho iniziato anzitutto un percorso formativo specifico. Ho frequentato i seminari dello stesso Mahnke, che allora era presidente dell’International Association of Color Consultants/Designers (IACC). Questa Associazione, che unisce i progettisti del colore, è nata nel 1957 a Hilversum nei paesi scandinavi con l’obiettivo di arginare la sindrome da depressione invernale attraverso un uso ergonomico del colore. Seguendo questo nuovo approccio e grazie alle nuove competenze acquisite studiando e facendo formazione, ho iniziato ad affiancare le conoscenze scientifiche sul colore a quelle maturate durante la mia professione. iColor: E ora è lei che insegna la scienza del colore… M.C.: Sì, dal 2000 ho affiancato l’attività accademica a quella di progettista. Ho insegnato Cromatologia all’Accademia di Verona e tenuto corsi sul colore nella progettazione presso la SPD (Scuola Politecnica di Design Milano), la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) e la Domus Academy di Milano. Ho anche pubblicato il libro “Abitare i colori”, tradotto
8 iColor > IN PRIMO PIANO in spagnolo e inglese. Non ultimo, ho avviato un’attività di ricerca legata al colore e alla policromia, con una mia piccola produzione di oggetti artistici. iColor: Quanto conta la preparazione sul colore per chi lo vende? M.C.: È sicuramente molto importante. Il mio consiglio è quello di studiare, frequentare se possibile seminari specifici, come quelli organizzati da IACC Italia. In assenza di formazione, purtroppo, la proposta del colore risente spesso di un approccio pedissequo, legato meramente al suo lato estetico, o eccessivamente tecnico e focalizzato sulla qualità della materia prima. A mio avviso, in questo CHI È IL PROGETTISTA DEL COLORE? Chi segue una formazione specifica sul colore può diventare progettista del colore. Questo professionista ha una specializzazione e una conoscenza approfondita dell’ergonomia del colore e, come spiega l’International Association of Colour Consultants-Designers, che cura i seminari di preparazione: ✓ analizza scrupolosamente l’ambiente per sviluppare contesti cromatici adatti a favorire il benessere complessivo delle persone; ✓ tiene sempre conto della reazione umana al colore e applica tutte le competenze acquisite nei seminari per garantire un clima cromatico efficace; ✓ si distingue per l’integrità professionale, la preparazione e la competenza nei settori della consulenza, della progettazione e della pianificazione del colore.
9 iColor MASSIMO CAIAZZO momento c’è una grande confusione e i prodotti vengono in genere presentati in modo transitorio, come semplice complemento. Consiglio quindi a chi vende e propone il colore di fermarsi e studiare la materia, perché solo attraverso una sua conoscenza approfondita, è possibile cambiare questo approccio. Una vera consulenza sull’ergonomia del colore può fare la differenza. iColor: Come può essere utile questa conoscenza anche nell’allestimento del colorificio? M.C.: Oggi l’esposizione del colore è spesso poco curata. Si vedono latte di colore messe alla rinfusa sugli scaffali. Lo stesso vale per il negozio: sarebbe auspicabile che fosse dipinto e allestito I seminari della IACC per una formazione specializzata sul colore IACC propone un percorso formativo articolato in 4 seminari, che si svolgono nei fine settimana e possono essere seguiti anche non sequenzialmente. Completati i 4 Seminari si potrà sostenere un esame per il conseguimento del diploma internazionale IACC Qualified Color Consultant. Successivamente, presentando un progetto di tesi si potrà essere accreditati come progettisti IACC A ottobre 2024 partirà il quarto seminario di alta formazione per il conseguimento del diploma internazionale IACC Color Consultant Designer. Il percorso affronta diverse tematiche, divise in due moduli (uno in presenza e uno da remoto) e una giornata extra. Nel primo modulo (4A), in calendario dal 3 al 6 ottobre a Napoli si terranno le sessioni: “Terza età, aspetti rilevanti nella progettazione cromatica”; “Psicologia del colore: cover design”; “Colore come espressione psicologica”, “Analisi di una Casa di Riposo”. Il modulo 4B si terrà invece da remoto il 26 e 27 ottobre e i temi affrontati saranno: colore e città; psicologia del colore; grammatica per le combinazioni armoniche; il colore nella comunicazione e il colore nel brand design. Infine, la giornata formativa extra, sarà in presenza il 9 novembre e prevede un sopralluogo presso la casa di riposo «Don Gnocchi» di Milano e una sessione su “Sistemi di illuminazione per ospedali, scuole e case di riposo”. con i colori giusti. Progettare l’ambiente clima-cromatico di un corner o di un negozio di vernici richiede competenza. titolari di negozi o di aziende di vernici spesso partecipano ai corsi dell’IACC per sviluppare delle strategie accorte per la propria attività. I seminari permettono infatti di acquisire una cultura generale e progettuale sul colore che poi permette di fare scelte consapevoli e adatte al proprio ambito. iColor: Crede che i colorifici potrebbero avere un ruolo importante nel far conoscere ai consumatori il potenziale del colore al di là dell’estetica? M.C.: Certamente. L’ergonomia del colore è basata su rapporti tra temperatura, sorgenti illuminanti, funzione e altro ancora. Sollecita aspetti neuro-fisio-psicologici e ormonali nell’uomo ed quindi un argomento inesauribile, importante da trasmettere alla gente che sceglie una tonalità piuttosto che un’altra. Foto: progetto di restyling cromatico del Liceo Boccioni di Milano
ASSOCIAZIONE 10 iColor
11 COLORPACK Riflessi del futuro garantire la crescita continua e l’innovazione delle imprese nel lungo periodo. iColor: Quali sono le principali strategie e obiettivi che il Gruppo Pitture e Vernici di Avisa - Federchimica si è prefissata? Gianni Martinetti: Avisa - Federchimica si impegna attivamente nel supportare le aziende associate, anticipando e rispondendo tempestivamente ai loro bisogni in un contesto industriale in continua evoluzione. Dopo un periodo di significativo sviluppo dovuto agli incentivi fiscali, ci troviamo ora ad affrontare una fase di adattamento post-incentivi. La nostra priorità per i prossimi anni è mantenere una stretta collaborazione con le aziende, al fine di comprendere appieno le loro necessità emergenti e offrire soluzioni mirate che favoriscano la loro crescita e competitività nel mercato. iColor: In che modo le aziende associate stanno innovando nel campo della sostenibilità e quali sono gli sforzi principali intrapresi per ridurre l’impatto ambientale delle pitture e vernici? iColor AVISA - FEDERCHIMICA > Gianni Martinetti, presidente del Gruppo Pitture e Vernici di Federchimica - Avisa analizza le sfide imminenti per l’industria delle vernici in Italia, concentrandosi sulla sostenibilità e sulla necessità di attrarre e mantenere giovani talenti, elementi cruciali per la crescita e l’innovazione aziendale. Gianni Martinetti, presidente del Gruppo Pitture e Vernici di Federchimica - Avisa, discute delle dinamiche e delle prospettive del settore italiano dei prodotti vernicianti. Martinetti offre uno sguardo sulle strategie dell’associazione, mettendo in luce l’importanza della collaborazione stretta con le imprese per comprendere e soddisfare le loro crescenti esigenze. Una delle principali aree di focus, come sottolinea Martinetti, è l’impegno deciso del settore verso la sostenibilità. L’associazione non solo contribuisce a rendere industrialmente sostenibile la legislazione italiana ed europea, ma si impegna anche a migliorare la competitività delle imprese attraverso iniziative mirate. Infine, Martinetti condivide la sua visione sulle sfide future del settore, concentrandosi su temi chiave come la sostenibilità e la gestione del talento. Martinetti enfatizza l’importanza cruciale di attrarre e formare giovani talenti per
12 G.M: L’implementazione del Green Deal ha generato una pressante attenzione verso la sostenibilità, imponendo alle aziende nuove sfide alle quali, in qualità di associazione, rispondiamo con estrema attenzione e proattività. È di vitale importanza seguire con attenzione la legislazione di interesse fin dalla sua nascita al fine di tutelare e promuovere la competitività delle nostre imprese. In questo contesto complesso è essenziale adottare una posizione strategica per garantire che le normative promosse siano equilibrate e supportino simultaneamente gli obiettivi ambientali e le necessità delle imprese. iColor: Può spiegarci come il Gruppo Pitture e Vernici collabora con le istituzioni nazionali ed europee per una legislazione sostenibile anche industrialmente e quali sono le sfide legislative attuali? G.M: Avisa, attraverso Federchimica, ha il vantaggio di rappresentare migliaia di aziende chimiche, e pertanto è altamente rappresentata e ascoltata sia in Italia sia in Europa. Possiamo contare su due specifiche delegazioni dedicate, site a Bruxelles e a Roma, vicine alle istituzioni e ai parlamentari italiani e europei. Inoltre possiamo contare sulla stretta collaborazione con il CEPE, la nostra associazione europea di riferimento. Di conseguenza abbiamo consolidato competenze e capacità e siamo in contatto costante e diretto con i rappresentanti delle Autorità competenti, con le quali collaboriamo per chiarire il funzionamento delle nostre aziende associate, le loro necessità, le loro criticità. Numerosi sono i dossier che stiamo seguendo: la Revisione del ASSOCIAZIONE > UN’ALTRA SFIDA CHE STIAMO AFFRONTANDO È SUL FRONTE DELL’EDUCATION. PORTARE GIOVANI DI QUALITÀ NELLE NOSTRE IMPRESE E MANTENERLI È ESSENZIALE PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE NOSTRE AZIENDE
13 Regolamento CLP, il Regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggio (PPWR), il Regolamento Ecodesign (ESPR), la Direttiva sui Green Claims, la Direttiva Emissioni Industriali (IED), la revisione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per edilizia, solo per citarne alcuni. iColor: Quali sono i servizi più apprezzati dalle imprese associate offerti dal vostro Gruppo, e come questi contribuiscono al successo delle aziende nel mercato? G.M: Oltre a garantire la rappresentanza e la tutela degli interessi delle Imprese nei confronti delle Istituzioni, Autorità ed Enti nazionali ed Internazionali, la nostra Associazione offre un servizio di consulenza legislativo molto apprezzato che consente alle Imprese la corretta implementazione di leggi e regolamenti. Tra i numerosi altri servizi evidenzio la realizzazione di indagini statistiche e scenari macroeconomici che forniscono informazioni dettagliate e utili per la gestione delle attività aziendali. Un’altra area significativa è quella contrattuale: Federchimica partecipa attivamente ai tavoli di trattativa sui contratti collettivi nazionali di lavoro, supportando le discussioni interne dell’azienda. Oltre COLORPACK AVISA - FEDERCHIMICA ai servizi pratici, c’è il valore aggiunto delle “soft skills”:la possibilità di incontrarsi, parlarsi e confrontarsi tra i soci grazie ad un network esteso di stakeholder. Questo è il cuore dell’associazionismo. iColor: In che modo il Gruppo Pitture e Vernici supporta la formazione continua e lo sviluppo professionale dei dipendenti delle aziende associate? G.M: Le nostre società, SC - Sviluppo Chimica e Centro Reach, svolgono attività di formazione estremamente mirata. Grazie a loro disponiamo di una vasta gamma di corsi formativi altamente dettagliati e approfonditi, incentrati naturalmente sui nostri settori di competenza. Queste iniziative permettono a Federchimica di offrire un calendario formativo estremamente ricco, molto apprezzato e frequentemente utilizzato dai nostri associati. iColor: Quali sono le principali sfide che vede all’orizzonte per l’industria delle pitture e vernici in Italia e come pensa che il vostro Gruppo possa aiutare a superarle? G.M: Le sfide sono molte, soprattutto riguardo alla sostenibilità delle nostre imprese e dei nostri prodotti. Questo tema è trasversale a molti settori e implica un cambiamento radicale aziendale per l’attuazione di un modello organizzativo avente come paradigma di riferimento l’economia circolare. Una corretta misurazione della circolarità delle organizzazioni è fondamentale per generare dati significativi, omogenei e attendibili, utili per ottenere un effettivo miglioramento delle prestazioni, orientandosi verso strategie e modelli di business circolari e sostenibili. Sulla base di queste considerazioni, con Federchimica, Certiquality e ERGO - Scuola Superiore Sant’Anna, abbiamo realizzato COACH (CircularityOriented Assistance for CHemical companies), uno strumento per la misurazione della circolarità delle organizzazioni appositamente pensato per le nostre imprese. COACH si fonda sul monitoraggio di aspetti fisici, economici e sociali dei sistemi di volta in volta presi in esame, al fine di acquisire le informazioni utili a identificare gli ambiti di miglioramento e stabilire le relative strategie e azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un’altra sfida che stiamo affrontando è sul fronte dell’education. Portare giovani di qualità nelle nostre imprese e mantenerli è essenziale per la sopravvivenza delle nostre aziende. È cruciale comunicare quanto la chimica sia fondamentale nel nostro mondo e quanto sia interessante e utile, nonostante possa non essere percepita così dai giovani, attratti da altri grandi temi di sviluppo futuro. Per questo abbiamo sviluppato una iniziativa associativa di orientamento per le scuole superiori che riconosce agli studenti ore di PCTO (Percorso per lo sviluppo delle Competenze Trasversali e l’Orientamento) nell’ambito dell’alternanza scuolalavoro.
14 iColor iSTORY
CIANCA COLOR Un professionista dell’imbiancatura che amplia la propria attività aprendo un colorificio, rilevato poi dal figlio. Questa la storia di Edilpittori, oggi Cianca Color, azienda familiare in forte crescita da anni. Un’impresa STORICA e LUNGIMIRANTE 15 iColor Tanta passione, ma anche tanta voglia di fare, unita a un grande spirito di intraprendenza accomunano i membri della famiglia Cianca, che oggi gestisce un’attività di servizi di tinteggiatura e un colorificio, offrendo un servizio completo e una consulenza professionale. A iniziare tutto è stato Maurizio Cianca, che trentacinque anni fa ha iniziato a lavorare come imbianchino. Vedendo crescere la mole di lavoro, ha pensato anni dopo di aprire un suo colorificio, facendo del suo lavoro un’attività imprenditoriale più strutturata, che in tal modo poteva approvvigionarsi di vernici e altri articoli utili per le tinteggiature direttamente dal proprio punto vendita. Con le drammatiche calamità naturali che hanno colpito Amatrice e L’Aquila, il territorio in cui lavora Maurizio ha visto una grande necessità di professionisti dell’edilizia che lavorassero intensamente alle ricostruzioni ed Edilpittori, riconosciuta per la competenza e l’efficienza, ha dovuto ulteriormente ampliare la propria organizzazione, ingaggiando più operai, per rispondere all’enorme richiesta di lavoro degli ultimi anni. L’esperienza di Maurizio e la prontezza della sua famiglia è stata quindi indispensabile in questa situazione: Edilpittori ha risposto alle esigenze dei clienti sia per le ricostruzioni sia ampliando e trasferendo il negozio, dallo scorso anno rilevato dal figlio Alessandro che lo gestisce con la madre, con la nuova ragione sociale “Cianca Color di Cianca Alessandro”. Un bell’esempio di impresa familiare, che ha saputo rinnovarsi in base alle esigenze dei tempi, dividendo la gestione con la seconda generazione. UNA STORIA CHE INIZIA 35 ANNI FA “La miglior ricompensa è la soddisfazione del cliente”, si legge dietro il bancone di Cianca Color, un negozio colorato e molto curato nell’estetica, che offre vernici, piccola ferramenta e, naturalmente, una consulenza tecnica che nasce da un’esperienza trentennale. «Ho iniziato a lavorare come TANTA PASSIONE, MA ANCHE TANTA VOGLIA DI FARE, UNITA A UN GRANDE SPIRITO DI INTRAPRENDENZA ACCOMUNANO I MEMBRI DELLA FAMIGLIA CIANCA via Aldo Moro 57, Borgo Velino (Rieti) CIANCA COLOR di Cianca Alessandro
iColor 16 > iSTORY imbianchino 35 fa – racconta Maurizio –. Poi il lavoro è progressivamente aumentato e sette anni fa ho voluto aprire un negozio specializzato in pittura, cartongesso e piccola ferramenta nel mio paese, Borgo Velino (Rieti). Vista la grande mole di lavoro che è arrivata in quegli anni, è stato per me più conveniente aprire un punto vendita, che mi ha permesso di abbassare i costi delle vernici e dei materiali, rifornendomi direttamente dalle aziende. Inoltre è tutto a mia disposizione e immediato da reperire, cosa che mi permette di offrire un servizio di tinteggiatura ancora più efficiente».
17 iColor CIANCA COLOR DUE GENERAZIONI A FIANCO Fino allo scorso anno Maurizio ha tenuto personalmente la gestione dell’impresa di tinteggiatura e del negozio. Poi, ha deciso di passare il controllo del punto vendita al figlio Alessandro che, terminati gli studi, ha espresso il desiderio di entrare nell’attività di famiglia e di portare avanti il lavoro iniziato dal padre. L’azienda apre quindi le porte alla seconda generazione, proseguendo nella vocazione di impresa familiare e di legame con il territorio. «Abbiamo aperto un nuovo negozio, sempre a Borgo Velino, gestito da mio figlio Alessandro, con l’aiuto di mia moglie. Trattiamo prevalentemente vernici e piccola ferramenta. Data la mia lunga esperienza sul campo, offriamo anche consulenza tecnica alla clientela, che necessitano del nostro consiglio per la scelta dei prodotti. I nostri clienti sono per circa il 60% privati e per il restante 40% aziende». L’ingresso di Alessandro in azienda non ha rappresentato, come in genere accade, un passaggio generazionale, ma un affiancamento della seconda generazione alla prima, perché Maurizio è ancora in piena attività, con una sua impresa in cui lavorano 11 operai. «Se non fosse subentrato mio figlio, mi sarei trovato in difficoltà, perché il lavoro è davvero tanto. Negli ultimi trent’anni la richiesta è praticamente raddoppiata, prima per via dei terremoti a L’Aquila e ad Amatrice e poi, negli ultimi anni per il Superbonus. Faccio perfino fatica a trovare personale disponibile. Fortunatamente mio figlio ha deciso di proseguire col negozio, cosa che molti giovani della sua età non avrebbero fatto, perché non sempre i figli accettano di portare avanti l’attività di famiglia». I NOSTRI CLIENTI SONO PER CIRCA IL 60% PRIVATI E PER IL RESTANTE 40% AZIENDE
WWW.GARDEN-DAY.IT MISTERBIANCO | CATANIA BLOCCO B 1 9 / 2 0 OTTOBRE 2 0 2 4 CATANIA
20 iColor SPECIALE
21 iColor SOSTENIBILITÀ è già qui Le aziende e i punti vendita si raccontano, svelando le strategie eco-friendly messe in atto per ridurre l’impatto ambientale dei loro prodotti, packaging e processi produttivi. Senza dimenticare le due tematiche fondamentali: le certificazioni e lo smaltimento dei rifiuti. LA RIVOLUZIONE VERDE
22 iColor CERTIFICAZIONI: UN RUOLO CRUCIALE L’intervista a Francesco Scarlata, Managing Director Business Assurance Division di TÜV Italia iColor: Quali sono i principali tipi di certificazioni di sostenibilità offerti da TÜV Italia e come possono le aziende determinare quale sia la più adatta alle loro esigenze? Francesco Scarlata: I nostri clienti ci chiamano spesso per comprendere quali certificazioni di sostenibilità sono le più indicate per il loro settore o i loro prodotti. Il mercato di oggi ha tanta fame di sostenibilità e le aziende sono spinte a intraprendere certificazioni di sostenibilità da una serie di driver che riflettono sia pressioni esterne che motivazioni interne. Tra le motivazioni esterne vi è sicuramente il contesto competitivo, ovvero quanto stanno chiedendo i clienti e conseguentemente come stanno reagendo i principali competitors, ma esistono anche pressioni di natura cogente derivanti da legislazione o requisiti di conformità tecnica dei prodotti o servizi aziendali che devono essere rispettati. SPECIALE
23 iColor SOSTENIBILITÀ L’evoluzione delle norme di gestione aziendale, incluse quelle relative alla gestione della sostenibilità, ha insegnato alle aziende a orientare le proprie decisioni strategiche utilizzando logiche basate su valutazioni di rischi in ambito ambientale, sociale e di governance, e, con il medesimo approccio, a selezionare le opportunità che l’azienda ritiene di poter cogliere dal contesto ove opera. Gli strumenti di certificazione che TÜV Italia può mettere a disposizione dei propri clienti per supportarli ad affrontare la pianificazione e attuazione del proprio posizionamento in ambito sostenibilità sono diverse, e le principali sono la ISO 14001 (per la certificazione della gestione degli impatti e dei miglioramenti in ambito ambientale), la ISO 45001 (relativa ai temi di salute e sicurezza), la SA8000 e la PAS24000 in ambito sociale. Normalmente queste norme offrono un approccio strutturato e sistematico alle aziende per sviluppare i propri percorsi di sostenibilità. Un’ottima linea guida è anche la ISO 26000: un utilissimo riferimento per comprendere cosa sia la sostenibilità e quali opportunità la stessa può offrire. Inserire la sostenibilità all’interno delle strategie aziendali e riuscire ad integrarla nei processi non è tuttavia un percorso in discesa: le prime barriere che occorre superare sono le competenze, molto richieste dal mercato. Servono persone con solida preparazione tecnica, ma non sono sufficienti. L’organizzazione aziendale è materia da manager, e un bravo tecnico non sempre dispone degli strumenti organizzativi o gestionali necessari per guidare iniziative di successo in ambito sostenibilità. Le aziende sono dinamiche, il mercato è mutevole, e le sensibilità molteplici: serve metodo e competenza. Ecco, quindi, che i nostri clienti stanno sempre più spingendo il proprio personale a crescere sia tecnicamente che a livello manageriale. Per questo motivo TÜV Italia Akademie ha inserito nel proprio catalogo formativo anche un percorso masterclass dedicato alla sostenibilità: una proposta multidisciplinare progettata per formare i nuovi manager della sostenibilità e i tecnici che saranno chiamati a scaricare a terra, in azienda, le strategie di sostenibilità con consapevolezza, competenza ed efficacia. iColor: Può descriverci il processo completo per ottenere una certificazione di sostenibilità da TÜV Italia, dal primo contatto alla conclusione? Quali sono le principali fasi coinvolte? F.S.: Non esiste in realtà un’unica soluzione per certificare la sostenibilità di un’azienda. Il punto di partenza è sempre, più o meno consapevolmente, l’esito di un’analisi di materialità fatta dall’azienda. Spiego di cosa si tratta. L’analisi di materialità è un processo diventato centrale nel contesto della sostenibilità e della rendicontazione non finanziaria, in particolare per quanto riguarda il modo in cui le aziende valutano e comunicano il loro impatto ambientale, sociale e di governance (ESG). Si parla in realtà di doppia materialità: quella finanziaria e quella di impatto. Per quanto riguarda la prima il cliente normalmente si chiede come le questioni di sostenibilità influenzano le prestazioni finanziare dell’azienda. Si tratta in sostanza di identificare i rischi e le opportunità ambientali, sociali e di governance (c.d. ESG) che possono avere un impatto significativo sulle finanze dell’azienda, come ad esempio la regolamentazione ambientale, il cambiamento climatico, la gestione delle risorse naturali, e le questioni sociali e di governance. Vengono valutati i rischi finanziari derivanti da pratiche non sostenibili e le opportunità di crescita legate a pratiche sostenibili. La materialità di impatto invece si focalizza su come le attività dell’azienda sono in grado di impattare sull’ambiente e la società: si tratta di valutare l’impatto che i processi e le attività aziendali hanno sulle questioni ambientali e sociali, come ad esempio sul consumo di risorse naturali, sulla biodiversità, sulle condizioni di lavoro, sui diritti umani e le comunità locali. Se ad esempio un’azienda non ha ancora avviato alcun miglioramento nella riduzione delle emissioni di gas clima alteranti potrebbe scoprire, a valle dell’analisi di materialità finanziaria, che l’introduzione di leggi atte a ridurre le > NON VIENE MAI RILASCIATA UNA CERTIFICAZIONE SOLO SULLA BASE DELLA VALUTAZIONE DI UN SINGOLO AUDITOR O TEAM DI AUDITOR. QUESTA IMPORTANTE RIVERIFICA È EFFETTUATA DAL COMITATO DI APPROVAZIONE DI TÜV ITALIA E RAPPRESENTA UN ELEMENTO DI GARANZIA PER IL CLIENTE E PER TUTTE LE PARTI INTERESSATE
24 iColor emissioni di CO2 potrebbero presto portare ad obsolescenza alcuni suoi prodotti, e pertanto da questa analisi la Direzione aziendale spingerà il proprio reparto di ricerca e sviluppo ad applicare tecniche di ecodesign per formulare nuovi prodotti in grado di soddisfare le nuove esigenze di decarbonizzazione. È facile che in questo caso, ad esempio, il cliente si rivolga a TUV Italia per certificare la carbon footprint del prodotto in accordo alla ISO 14067. Se poi l’attenzione in fase di progettazione è stata indirizzata a tutte le possibili fasi di impatto che il prodotto può avere durante l’interno ciclo di vita, è probabile che il cliente ci chieda di certificare una dichiarazione ambientale di prodotto (Environmental Product Declaration – EPD). Supponiamo che, complice i cambiamenti climatici, un’azienda si trovi sistematicamente a dover fronteggiare periodi di scarsità idrica e che tale risorsa sia indispensabile per la produzione. L’analisi di materialità finanziaria dovrebbe coerentemente indicare che la gestione attenta dell’acqua rappresenta un elemento di forte impatto di rischio finanziario: senza acqua la produzione di ferma, ed è prevedibile che il prezzo dell’acqua continui ad alzarsi in futuro. In questo caso è chiaro che, oltre ad interventi di natura infrastrutturale, l’azienda cercherà di porre in essere tutte le misure possibili e sostenibili economicamente per prevenire questo tipo di impatto. In questi casi ad esempio TÜV Italia consiglia di dotarsi di modelli di gestione dedicati alla corretta gestione della risorsa idrica, ad esempio certificando l’azienda in accordo alla ISO 46001 (Water Efficiency Wanagement System) o chiedendo di essere verificata periodicamente in accordo alla ISO 14046 (Water Footprint), per comprendere la propria impronta idrica e imparare ad interpretare i risultati della valutazione ottenuta applicando quanto chiede la norma. Ognuna delle norme menzionate ha un proprio processo di certificazione specifico, ma in generale è possibile dire che il cliente ci contatta spiegandoci quali strategie di sostenibilità ha pensato di attuare, e TÜV Italia, mediante uno specifico questionario, raccoglierà le informazioni necessarie per predisporre un preventivo. Normalmente nell’arco di qualche giorno il preventivo è pronto e i nostri tecnici sono pronti a fissare un appuntamento per spiegare i passi successivi. Alla base di tutte le certificazioni comunque vi è sempre l’esecuzione di un audit, cioè una verifica. L’audit è condotto dal nostro personale specializzato (c.d. auditor) sia presso la sede aziendale sia mediante riesame di documentazione fornita dal cliente. Il rilascio di ciascuna certificazione è sempre soggetto ad una ulteriore verifica, fatta da personale indipendente, sull’operato dei nostri auditor. Questo è un importante elemento di garanzia: non viene mai rilasciata una certificazione solo sulla base della valutazione di un singolo auditor o team di auditor. Questa importante riverifica è effettuata dal comitato di approvazione di TÜV Italia, e rappresenta un elemento di garanzia per il cliente e per tutte le parti interessate. iColor: Quanto tempo mediamente dura il processo di certificazione per un’azienda che desidera ottenere una certificazione di sostenibilità? Ci sono fattori che possono influenzare la durata del processo? F.S.: I tempi per l’ottenimento di una certificazione sono di solito legati ai tempi dell’azienda cliente: ciascuna certificazione richiede una fase di SPECIALE
25 iColor preparazione in azienda, che può variare da pochi mesi a circa un anno. Per questo motivo è importante affidarsi a personale preparato, accrescendo le competenze interne in azienda mediante percorsi formativi ad hoc o, laddove non possibile, affidandosi a competenze esterne, società di consulenza che si sono specializzate in questi tipi di servizi. In termini strettamente operativi, tuttavia, dal momento in cui il cliente ci chiama per fare l’audit, siamo in grado di effettuare la verifica nell’arco di 2-8 settimane a seconda del livello di complessità della certificazione richiesta. iColor: Quali sono i principali benefici per le aziende che ottengono una certificazione di sostenibilità da TÜV SÜD? In che modo queste certificazioni possono influenzare la reputazione, l’efficienza operativa e la competitività di un’azienda? F.S.: TÜV Italia ha investito tanto negli ultimi anni per essere in grado di servire i propri clienti con la più ampia gamma di certificazioni. Il cliente trova in noi un unico interlocutore per gran parte delle certificazioni richieste oggi dal mercato, sia in Italia che a livello globale grazie alle dimensioni del gruppo TÜV SÜD, che conta oggi oltre 27.000 dipendenti impegnati nel mercato TIC (Testing, Inspection, Certification). Affidarsi a TUV SUD significa dare un forte messaggio alle parti interessate, volendo uscire dalla autoreferenzialità e dai rischi di green washing, chiedendo di essere valutati da un organismo indipendente e di elevata credibilità. La nostra reputazione viene in qualche modo trasferita anche alle aziende clienti mediante il rilascio dei nostri marchi di certificazione. La competenza dei nostri tecnici inoltre è elemento di garanzia per supportare le aziende clienti nel migliorare i loro processi e prodotti, diventando di fatto un utile strumento di competitività. iColor: Che tipo di supporto e consulenza offre TÜV Italia alle aziende durante il processo di certificazione? Sono previsti servizi di formazione o assistenza tecnica per preparare le aziende alla certificazione? F.S.: TÜV Italia opera nel mercato come organismo di testing, ispezione e certificazione. Nel contesto di questo mandato siamo molto attenti alla gestione di eventuali conflitti di interesse. Per questo motivo, anche nell’ambito delle certificazioni di sostenibilità, è importante che il nostro supporto sia sempre volto al completamento dei processi di certificazione e non alla consulenza. I clienti e i consulenti che intendono attingere alle nostre competenze per prepararsi al meglio possono sempre frequentare i nostri corsi: il catalogo di TÜV ITALIA Akademie TÜV Italia Akademie Store | Corsi di Formazione Online e in Aula (tuvsud.com) è particolarmente ricco di titoli e viene aggiornato sistematicamente. SOSTENIBILITÀ TÜV ITALIA HA INVESTITO TANTO NEGLI ULTIMI ANNI PER ESSERE IN GRADO DI SERVIRE I PROPRI CLIENTI CON LA PIÙ AMPIA GAMMA DI CERTIFICAZIONI. IL CLIENTE TROVA IN NOI UN UNICO INTERLOCUTORE PER GRAN PARTE DELLE CERTIFICAZIONI RICHIESTE OGGI DAL MERCATO, SIA IN ITALIA CHE A LIVELLO GLOBALE
26 iColor iColor: Parliamo di sostenibilità. I fornitori con cui lavorate sono attenti a questa tematica? Ludovico Zamarian: I produttori con cui lavoriamo sono già molto attenti all’argomento e ci forniscono soluzioni concrete. Per esempio, alcuni marchi stanno immettendo sul mercato prodotti confezionati in contenitori di plastica riciclata e riciclabile. Questo dimostra un impegno massiccio e convincente verso la sostenibilità. iColor: I clienti cercano, vogliono e apprezzano prodotti sostenbili? L.Z..: La nostra clientela è divisa. Il pubblico al dettaglio, specialmente i giovani tra i 20 e i 30 anni, mostra una forte attenzione verso questi temi. Preferiscono prodotti sostenibili e scelgono i fornitori in base a questo criterio. Per quanto riguarda i clienti over 35-40, l’argomento non è ancora una priorità. iColor: Quindi, la sensibilità verso i temi della sostenibilità arriva principalmente dalle nuove generazioni? L.Z.: Sì, esattamente. La sensibilità viene dai giovani. Anche se non ho statistiche precise, la sensazione è che i giovani siano iColor: E per quando riguarda gli artigiani e i privati? Come devono gestire loro i rifiuti? L.Z.: Anche artigiani e privati hanno l’obbligo di smaltire i rifiuti in modo corretto, secondo le regole della raccolta differenziata locale. La pittura ovviamente deve essere smaltita in discarica, seguendo le normative vigenti. Non mi risulta un obbligo specifico per i negozianti di ritirare il prodotto, come avviene per i RAE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), ma sono molto attento a tutte queste esigenze perché credo che sia un’attenzione dovuta per il nostro futuro collettivo. molto più attenti a questi argomenti rispetto alle generazioni precedenti. iColor: Per quanto riguarda, invece, lo smaltimento dei rifiuti, come siete organizzati? L.Z.: Abbiamo un’azienda esterna che si occupa della gestione dei rifiuti. Hanno effettuato analisi chimico-fisiche di tutti i nostri rifiuti, che vengono poi catalogati con codici riconosciuti a livello europeo. Abbiamo diversi contenitori per vari tipi di rifiuti, come il cartone, il polistirolo, ecc. L’azienda esterna viene una volta all’anno per ritirare tutto, o anche più frequentemente se necessario. SPECIALE PromoColor LUDOVICO ZAMARIAN, TITOLARE L’opinione del punto vendita
27 iColor SOSTENIBILITÀ L’opinione delle aziende iColor: Quali iniziative avete implementato per rendere i vostri processi produttivi più sostenibili e rispettosi dell’ambiente? Dario Nasuelli: J.F. Amonn ha intrapreso diverse iniziative per migliorare la sostenibilità dei propri processi produttivi. Uno degli impegni principali è stato l’ottenimento della certificazione EPD (Environmental Product Declaration) per alcune vernici intumescenti. Questa certificazione, verificata da un ente terzo, dimostra un’analisi trasparente e dettagliata del ciclo di vita dei prodotti, includendo l’impatto ambientale dalla produzione alla distribuzione. Con lo stesso principio è stata impostata l’intera nostra produzione, che è attenta agli sprechi e costantemente alla ricerca di materie prime sostenibili e di fornitori più vicini possibile per ridurre anche l’inquinamento dovuto al trasporto. Consideriamo innumerevoli fattori ogni giorno per migliorare i nostri processi produttivi, soprattutto per il rispetto dell’ambiente. Questa nostra politica interna nasce dalla filosofia Amonn che da sempre ha posto al centro del proprio business l’uomo e l’ambiente. D.N.: Per quanto riguarda il punto vendita, la nostra forza vendita è costantemente sul territorio e, grazie anche alla nuova nata Cloe, cerchiamo di spiegare quello che per noi è il futuro del colore sostenibile. Non si tratta solo di prodotti, ma di una filosofia aziendale molto in linea con le attuali aspettative ambientali, ma nata molto prima. Inoltre, promuoviamo costantemente questi aspetti sui nostri portali www.ethicgreen.it e www.vernicenaturale. it, così come insieme ad alcuni nostri partner di sistema con i quali abbiamo organizzato un tour attraverso l’Italia con l’obiettivo di promuovere edifici a emissioni zero (www. nzebpartners.com). Le nostre azioni in tal senso sono molteplici: oltre alla promozione, ci teniamo alla formazione di tutta la filiera, dai tecnici fino alla distribuzione. iColor: Come informate e sensibilizzate i vostri consumatori sull’importanza della sostenibilità e sul corretto utilizzo e smaltimento dei vostri prodotti? D.N.: Come detto, ci impegniamo a informare e sensibilizzare i consumatori attraverso campagne informative e materiali educativi disponibili sui nostri siti web. Promuoviamo l’importanza della sostenibilità e forniamo sempre dettagli su come utilizzare e smaltire correttamente i nostri prodotti, riducendo così l’impatto ambientale complessivo. iColor: Come funziona lo smaltimento dei rifiuti per il comparto Colore? Il negoziante deve ritirare il prodotto del consumatore o quest’ultimo deve smaltirlo lui stesso in discarica? D.N.: Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti nel comparto colore, incoraggiamo i consumatori a seguire le normative locali per il corretto smaltimento. In alcuni casi, i negozianti possono offrire servizi di ritiro, ma generalmente è responsabilità del consumatore smaltire i prodotti secondo le linee guida per i rifiuti speciali o pericolosi. iColor: Come avete affrontato la questione degli imballaggi sostenibili? Avete adottato materiali riciclabili o biodegradabili per i vostri prodotti? D.N.: L’80% della nostra produzione prevede l’utilizzo di barattoli in banda stagnata, che possono essere completamente riciclati. Per il restante 20%, purtroppo, usiamo ancora contenitori in plastica, ma non è facile sostituirli o trovare soluzioni con contenitori di plastica riciclata. È altresì vero che, anche in questo caso, il barattolo una volta pulito può tranquillamente essere riciclato. Questo tema resta comunque al centro delle nostre attenzioni e siamo certi che troveremo soluzioni per migliorare anche questo aspetto. iColor: In che modo i vostri prodotti riflettono il vostro impegno verso la sostenibilità? Potete fornire esempi di prodotti ecologici che avete sviluppato? D.N.: L’ultima linea nata in casa Amonn si chiama Cloe ed è costituita per oltre il 97% da materie prime di origine naturale, prive di solventi petrolchimici e resine alchidiche, acriliche o poliuretaniche derivanti dal petrolio. Si tratta di materie prime che non impattano sull’ambiente in fase di estrazione, richiedono poco dispendio di energia in fase di trasformazione e le molecole ottenute risultano biocompatibili; quindi, questi prodotti praticamente non impattano sull’ambiente neanche in fase di smaltimento. La nostra ricerca va nella direzione di prodotti a impatto zero “dalla culla alla tomba” con l’obiettivo di passare alle generazioni future un mondo migliore. iColor: Quali azioni avete intrapreso per aumentare la consapevolezza e la sensibilità del punto vendita riguardo alle tematiche ambientali e di sostenibilità? Amonn DARIO NASUELLI, DIRETTORE VENDITE ITALIA
28 iColor SPECIALE iColor: Quali iniziative avete implementato per rendere i vostri processi produttivi più sostenibili e rispettosi dell’ambiente? Marco Canciani: ARD Raccanello ha approcciato il mondo della sostenibilità in un’epoca in cui ancora la sensibilità verso questa tematica non risultava così forte. La tutela ed il rispetto dell’ambiente – soprattutto in quanto azienda chimica – sono sempre stati parte della strategia. Così nel tempo è nata una vera e proprio politica ambientale, che afferisce ai processi produttivi ma anche all’offerta di prodotto. Un esempio concreto su tutti di quanto dichiariamo è l’apertura nel 2003 di un nuovo polo produttivo, avveniristico per l’epoca, a Castelguglielmo (RO). L’impianto, completamente automatizzato, si sviluppa in verticale, con una ridotta occupazione di suolo, e permette un efficientamento nell’utilizzo di risorse quali energia, acqua e CO2 emesse per produzione/kg. Misurando la performance totale – impianto produttivo di Padova e Castelguglielmo - nel 2022 la riduzione d’acqua è stata del 6%, la diminuzione del consumo energetico è stata pari al 21%, mentre la riduzione di CO2 emessa è stata del 7%, rispetto al solo anno precedente. Anche i rifiuti prodotti destinati al recupero sono un aspetto molto importante della performance produttiva. Nel 2022 hanno riscontrato un incremento del +15%. Lo stabilimento, in cui viene prodotto il 90% delle nostre idropitture, è riconosciuto secondo la Certificazione ambientale UNI EN ISO 14001 ed è dotato di un sistema di barriere anticontaminazione, che impediscono versamenti nell’ambiente esterno qualora dovessero verificarsi fuoriuscite di materiale inquinante. Nei processi produttivi complessivi, l’azienda adotta energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%. Tutto l’apparato della politica ambientale aziendale viene costantemente monitorato anche grazie alla recente introduzione del Bilancio di Sostenibilità, in cui queste tematiche sono dichiarate in modo dettagliato, secondo performance e intenzioni nel lungo periodo. iColor: Come avete affrontato la questione degli imballaggi sostenibili? Avete adottato materiali riciclabili o biodegradabili per i vostri prodotti? M.C.: Utilizziamo per la maggior parte degli imballi materie prime ecosostenibili come metallo, carta e plastica riciclata, solo il 10% delle referenze a catalogo usa imballi in plastica vergine. iColor: In che modo i vostri prodotti riflettono il vostro impegno verso la sostenibilità? Potete fornire esempi di prodotti ecologici che avete sviluppato? M.C.: Certamente il rispetto per l’ambiente e la sua salute si riflettono anche nella nostra offerta di prodotto. Sempre più proposte della gamma sono certificate in classe A+ (Decreto Francese n°321/2011 del 23/03/2011 e Arrêté del 19/04/2011). Questi prodotti vernicianti, una volta applicati, garantiscono una ridotta emissione di sostanze dannose per l’uomo e l’ambiente. È stata poi inserita un’idropittura lavabile igienizzante ed antinquinamento, Ardsalus Air Refresh. Adotta una tecnologia agli ioni d’argento che rende la finitura applicata resistente alla proliferazione dei batteri, restituendo un ambiente più salubre. Inoltre, purifica l’aria riducendo del 78% le sostanze cancerogene, come ad esempio la formaldeide, comune in molti prodotti per la pulizia della casa. La linea Rebuild, sistema d’intervento sui sistemi termici a cappotto, è stata progettata in chiave di riuso virtuoso, poiché realizzata con microsfere in vetro non più impiegabili per la produzione di bottiglie e bicchieri. Questo permette il riutilizzo di un materiale che andrebbe altrimenti smaltito. L’azienda ha poi deciso di intraprendere valutazioni che forniscano un’impronta ambientale trasparente. Significa avere la volontà di esprimere gli impatti ambientali dei prodotti dalla materia prima allo scaffale, per una valutazione delle prestazioni in totale trasparenza. Attualmente parte della gamma è certificata secondo EPD (Environmental Product Declaration), un’etichettatura ambientale di tipo III secondo norme ISO serie 14020, che valuta l’impatto ambientale di un prodotto secondo ISO 14025, sulla base di uno studio LCA (Life Cycle Assessment o Analisi del ciclo vita). iColor: Quali azioni avete intrapreso per aumentare la consapevolezza e la sensibilità del punto vendita riguardo alle tematiche ambientali e di sostenibilità? M.C.: Abbiamo l’abitudine di condividere obiettivi, traguardi e opinioni con tutti coloro con i quali stringiamo relazioni solide e continuative. La comunicazione di una tematica come quella ambientale richiede sempre una condivisione attenta con i nostri clienti così come con i dipendenti e collaboratori. Attuiamo la diffusione ARD Raccanello MARCO CANCIANI, DIRETTORE MARKETING C
RkJQdWJsaXNoZXIy NjY4ODQx