Il piacere dell’ornamento
Un tema, quello della decorazione, che diventa sempre più centrale nell’architettura di interni e nel design. Ce ne parla l’architetto Cinzia Pagni, interior designer e docente del Politecnico di Milano.
Cinzia Pagni è un architetto con una lunga esperienza in tema di architettura d'interni, ristrutturazioni e design. All’esercizio professionale affianca da sempre l’attività di docenza e ricerca sui temi dell’interior design, che negli ultimi anni si sono concentrate sui linguaggi e le tendenze del mondo del progetto. Di recente ha pubblicato un libro dal titolo “L'ornamento non è più un delitto“, in cui racconta i risultati di questi studi. L’abbiamo intervistata.
iColor: Da cosa è nata l’idea di scrivere un libro dedicato alla decorazione?
Da molti anni porto avanti delle ricerche sui linguaggi del progetto, che cerco di trasferire nei miei corsi. Mi sono trovata spesso a conversare con professionisti che partecipano al Master di Interior Design dove insegno e molti di loro hanno difficoltà a capire cosa si intenda quando si parla di Minimal, Shabby Chic o Hi-Tech. Questi sono temi in continua in evoluzione e per questo sono sempre difficili da classificare. Da qui è nata l’esigenza di avere un testo che riunisse e spiegasse finalmente questi stili.
iColor: Quali sono le ultime novità in tema di decorazione?
Sono in corso importanti fenomeni nel mondo del progetto d’interni, dovuti soprattutto alla contaminazione del design con altri settori, quali la moda, lo sport, le nuove tecnologie.
Sono sperimentazioni che hanno segnato un'evoluzione del nostro modo di concepire quella che oggi si chiama Soft Decoration, cioè tutto ciò che riguarda le finiture di un interno abitato in relazione all'arredamento.
iColor: Ci faccia qualche esempio.
Ne è la dimostrazione il ritorno della carta da parati o meglio dei rivestimenti murali. Si tratta di prodotti che funzionano come carta da parati, ma che sono composti dai materiali più vari quali fibre, conchiglie, polveri metalliche ecc. Alcune proposte dell’azienda francese Elitis sono frutto di processi e materiali presi a prestito da mondi quali la moda, il cinema,la grafica. Chance, per esempio, è un rivestimento tessile che appare come una normale boiserie, ma che utilizza una tecnologia usata nell’underwear per creare un effetto tridimensionale. Pur avendo l’aspetto di un pannello rigido, questo prodotto presenta vantaggi quali la leggerezza, la morbidezza, la facilità di trasporto, oltre ad essere verniciabile con una normale idropittura.
iColor: E per quello che riguarda le vernici murali?
Mi vengono in mente i prodotti di Giorgio Graesan, che trasformano totalmente le pareti. Una banale superficie in cartongesso può sembrare pietra, legno, un metallo o un tessuto. Il tutto ottenuto mescolando vernici, con pigmenti e materiali che trasformano le pareti in superfici straordinarie.
iColor: Quali consigli darebbe a chi vuole cambiare l’aspetto della propria casa attraverso l’uso dei colori?
A mio parere, il colore ha molteplici funzioni. Una delle principali è di rispecchiare la personalità di chi la abita e rappresentarne gusti e aspirazioni. Esso deve anche rispettare il contesto che circonda l’edificio in cui si progetta. Forse il consiglio più importante è che un colore va scelto soprattutto con la testa e non solo col cuore. È qui dove un professionista può venire in aiuto e proporre i materiali e le cromie più adatte ai vari ambienti, adattandosi alle necessità di utilizzo, di vivibilità e naturalmente ai gusti di chi li abita.
(Danilo Morigi)
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- Pubblicato: 15 Febbraio 2019