iColor magazine - anno 2025 - numero 18

32 iColor iMARKETING > NEL DIGITALE, L’INFLUENCER NON È PIÙ SINONIMO DI MODA O BEAUTY. ANCHE NEL MONDO DEI COLORIFICI, COLLABORARE CON MICRO-INFLUENCER LOCALI O ARTIGIANI CHE UTILIZZANO VERNICI, SMALTI E PRODOTTI DECORATIVI IN PROGETTI REALI PUÒ PORTARE GRANDI BENEFICI Il colore che parla alla comunità: nel mondo dei colorifici e della verniciatura, le vendite non passano solo dal catalogo, ma dalla fiducia e dall’esperienza concreta. Per questo anche i negozi più tecnici possono trarre vantaggio dalle collaborazioni con micro-influencer, artigiani e creativi locali. Ne parliamo con Valentina Turchetti, consulente e formatrice in digital marketing e comunicazione, che ci guida su come attivare collaborazioni autentiche e di valore. iColor: Oggi si parla sempre più di influencer, ma cosa significa per un colorificio? Valentina Turchetti: Nel digitale, l’influencer non è più sinonimo di moda o beauty. Anche nel mondo dei colorifici, collaborare con micro-influencer locali o artigiani che utilizzano vernici, smalti e prodotti decorativi in progetti reali può portare grandi benefici. Mostrare i colori in azione, in ambienti simili a quelli dei clienti, crea fiducia immediata. iColor: Perché puntare sui micro-influencer invece che sui grandi nomi? V.T.: I micro-influencer, con community tra 1.000 e 10.000 follower, generano spesso un engagement più alto. Sono percepiti come persone reali, non come testimonial pagati. Nel contesto di un colorificio, possono essere pittori, decoratori o appassionati di fai da te che mostrano i prodotti nel loro lavoiColor: Quali contenuti funzionano meglio per i colorifici? V.T.: Testimonianze reali e tutorial pratici. Un video dove un artigiano mostra come applicare un colore, correggere errori o scegliere le sfumature è molto più convincente di una scheda tecnica. I contenuti generati dagli utenti possono essere riutilizzati per newsletter, vetrine o aree dimostrative in negozio. iColor: Anche il negozio fisico può diventare protagonista? V.T.: Assolutamente sì. Coinvolgere gli influencer direttamente in store, per workshop, mini tutorial o dimostrazioni, trasforma il punto vendita in una locaro quotidiano: il messaggio diventa più credibile e vicino al cliente. iColor: Quali sono i passaggi per avviare una collaborazione efficace? V.T.: Prima di tutto, individuare le persone giuste: non contano i numeri ma la credibilità. Poi proporre una collaborazione chiara, spiegando obiettivi e benefici reciproci. È fondamentale lasciare libertà creativa: i contenuti troppo pubblicitari non funzionano. Infine, condividere il materiale anche nei propri canali e in negozio: dai social agli schermi in store, fino ai QR code.

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