24 iColor emissioni di CO2 potrebbero presto portare ad obsolescenza alcuni suoi prodotti, e pertanto da questa analisi la Direzione aziendale spingerà il proprio reparto di ricerca e sviluppo ad applicare tecniche di ecodesign per formulare nuovi prodotti in grado di soddisfare le nuove esigenze di decarbonizzazione. È facile che in questo caso, ad esempio, il cliente si rivolga a TUV Italia per certificare la carbon footprint del prodotto in accordo alla ISO 14067. Se poi l’attenzione in fase di progettazione è stata indirizzata a tutte le possibili fasi di impatto che il prodotto può avere durante l’interno ciclo di vita, è probabile che il cliente ci chieda di certificare una dichiarazione ambientale di prodotto (Environmental Product Declaration – EPD). Supponiamo che, complice i cambiamenti climatici, un’azienda si trovi sistematicamente a dover fronteggiare periodi di scarsità idrica e che tale risorsa sia indispensabile per la produzione. L’analisi di materialità finanziaria dovrebbe coerentemente indicare che la gestione attenta dell’acqua rappresenta un elemento di forte impatto di rischio finanziario: senza acqua la produzione di ferma, ed è prevedibile che il prezzo dell’acqua continui ad alzarsi in futuro. In questo caso è chiaro che, oltre ad interventi di natura infrastrutturale, l’azienda cercherà di porre in essere tutte le misure possibili e sostenibili economicamente per prevenire questo tipo di impatto. In questi casi ad esempio TÜV Italia consiglia di dotarsi di modelli di gestione dedicati alla corretta gestione della risorsa idrica, ad esempio certificando l’azienda in accordo alla ISO 46001 (Water Efficiency Wanagement System) o chiedendo di essere verificata periodicamente in accordo alla ISO 14046 (Water Footprint), per comprendere la propria impronta idrica e imparare ad interpretare i risultati della valutazione ottenuta applicando quanto chiede la norma. Ognuna delle norme menzionate ha un proprio processo di certificazione specifico, ma in generale è possibile dire che il cliente ci contatta spiegandoci quali strategie di sostenibilità ha pensato di attuare, e TÜV Italia, mediante uno specifico questionario, raccoglierà le informazioni necessarie per predisporre un preventivo. Normalmente nell’arco di qualche giorno il preventivo è pronto e i nostri tecnici sono pronti a fissare un appuntamento per spiegare i passi successivi. Alla base di tutte le certificazioni comunque vi è sempre l’esecuzione di un audit, cioè una verifica. L’audit è condotto dal nostro personale specializzato (c.d. auditor) sia presso la sede aziendale sia mediante riesame di documentazione fornita dal cliente. Il rilascio di ciascuna certificazione è sempre soggetto ad una ulteriore verifica, fatta da personale indipendente, sull’operato dei nostri auditor. Questo è un importante elemento di garanzia: non viene mai rilasciata una certificazione solo sulla base della valutazione di un singolo auditor o team di auditor. Questa importante riverifica è effettuata dal comitato di approvazione di TÜV Italia, e rappresenta un elemento di garanzia per il cliente e per tutte le parti interessate. iColor: Quanto tempo mediamente dura il processo di certificazione per un’azienda che desidera ottenere una certificazione di sostenibilità? Ci sono fattori che possono influenzare la durata del processo? F.S.: I tempi per l’ottenimento di una certificazione sono di solito legati ai tempi dell’azienda cliente: ciascuna certificazione richiede una fase di SPECIALE
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